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Quando ai francesi piacevano i "supertuscans"

Quando ai francesi piacevano i "supertuscans".

Siamo nel VII secolo a.c., il mar mediterraneo è il centro del mondo, crocevia di ogni rotta mercantile.

Gli Etruschi dominano e gestiscono le rotte del mar Tirreno, ed è proprio da queste coste che partivano navi commerciali dirette in Provenza, nell'attuale città di Marsiglia, fondata anni prima dai Greci, dove vi erano numerosi estimatori della bevanda di Bacco.

I relitti marittimi documentano come nelle navi naufragate, oltre a vasellame in bronzo, oggetti in ceramica e preziosi manufatti in oro, fossero presenti anfore vinarie realizzate dai Rasenna (parola con cui gli etruschi definivano sè stessi)

Si, agli abitanti della Gallia, piaceva il vino prodotto in Etruria.

Era già noto agli storici che gli Etruschi erano un popolo di abili commercianti ed esperti viticoltori, ma avere delle prove inconfutabili che addirittura esportavano il loro nettare degli Dei ai cugini d'oltralpe è veramente un punto decisivo nell'eterna disputa enologica italo-francese.

Senza alcun dubbio, gli antenati dei toscani detenevano la leadership indiscussa dell’export del vino.

Quindi, quando parlate con un Francese di vino, fatelo a testa alta, sempre e comunque, consapevoli che nel nostro dna sono conservati i geni dei loro maestri.

E comunque, oltre qualsiasi ragionevole dubbio e contestazione;

Stappaaaaaate...

Rieeeeempite...

Beeeeeevete...

Al secondo bicchiere vi sarà tutto più chiaro...

o forse no...

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