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Immagine del redattoreNasoDVino

Campo al Signore: Il vino degli abissi

Campo al Signore: Il vino degli abissi.


due bottiglie di vino in una cantina
rosato e rosso underwater

"La Storia di mio zio, il professore Pierre Aronnax, accademico della Marina di Francia, è tanto straordinaria, che il racconto delle vicende in cui si trovò coinvolto potrà sembrare incredibile a chi non abbia conosciuto l'autore. Eppure, credetemi, ogni parola è vera. Io, Consiglio, che scrivo sotto la sua dettatura, posso assicurare la veridicità dei fatti, poiché non mi sarei permesso di alterare una sola di quelle strane avventure."


Questa è l'apertura del romanzo di Jules Verne, 20.000 leghe sotto i mari, un invito a immergersi nelle profondità marine insieme al Professor Aronnax e, ora immagina di trovarci casse enormi piene di bottiglie di vino..


Un'avventura sottomarina unica nel suo genere, un'esperienza enoica che sfida le convenzioni e ci porta nelle profondità degli abissi. Stiamo parlando del BOLGHERI 2018 UNDER WATER WINES-UWW di Campo al Signore, un viaggio affascinante nel cuore del mare, dove il rosso si mescola con le sfumature misteriose delle profondità marine.


calice di vino in controluce
Bolgheri 2018 underwater

Immagina un rosso intenso che abbraccia il mare, una tavolozza di aromi che cattura l'essenza delle onde e la maestosità del mare. Il BOLGHERI 2018 UNDER WATER WINES-UWW è un invito a esplorare la passione enoica che si tuffa negli abissi dell'innovazione.


Il processo di creazione di questo vino è un'avventura a sé stante. Le bottiglie vengono immerse nelle profondità marine, con la collaborazione e supervisione di Jamin, dove la lenta maturazione avviene in un ambiente pressurizzato e a temperature costantemente fresche. Il risultato è un rosso che porta con sé l'energia vitale degli abissi.


Ogni sorso è come una pagina di un diario sottomarino. Le note gustative raccontano una storia di avventure subacquee e di un'incredibile connessione con la natura. È un viaggio sensoriale che coinvolge il palato e l'immaginazione.


Il BOLGHERI 2018 UNDER WATER WINES-UWW è come un custode di segreti sommersi. Le bottiglie, tirate su dal fondo del mare, portano con sé il mistero delle profondità. Ogni etichetta è un'opera d'arte che racconta di esplorazioni audaci e di un amore profondo per il vino.



Ma la domanda brutale quanto inevitabile e incalzante è la seguente:


"Il vino migliora con l'affinamento sotto il mare?"


rivista scientifica aperta
articolo scientifico underwaterwine

Scientificamente parlando la risposta è affermativa, o meglio, il dipartimento di agraria di Firenze che ha curato gli studi in merito ha evidenziato come il BOLGHERI 2018 UNDER WATER WINES-UWW ha sviluppato elementi chimico/organolettici che non sono sovrapponibili completamente a quelli dell'analogo BOLGHERI 2018 affinato canonicamente in cantina in terra ferma.


Quindi la risposta della dottrina enologica ufficiale è che l'affinamento in mare ha un'effetto sul vino diverso da quello tradizionale.


E qui si spalanca un mondo, anzi un mare intero, in quanto la massa studiata era un merlot in purezza affinato a 50 mt di profondità, come sarebbe cambiato a 20 mt? oppure a 80 mt? E se invece volessi affinare un pinot nero invece quale sarebbe la profondità migliore? Un vermentino invece?


Chissà se fra qualche anno oltre che parlare dei "legni" ci saranno appassionante discussioni enologiche su "profondità", "correnti sottomarine" e "pressioni atmosferiche"...


Tuttavia la madre delle domande rimane:

"Va bene, il vino cambia, ma questo cambiamento lo rende migliore? E in cosa o come lo rende migliore?"


L'evento voluto e organizzato deliziosamente da Tenuta Campo al Signore voleva proprio dare un senso profondo a questa domanda e quale miglior occasione di una degustazione comparata fra i due BOLGHERI 2018, uno affinato "tradizionalmente" e l'altro invece "underwater".


persone che discutono a sedere
enologo - sommelier - produttore

La conclusione, palese e condivisa fra tutti i partecipanti, sommelier, enologi, enogiornalisti, è che l'underwater pur evolvendo come il tradizionale da un punto di vista aromatico, mantiene però una maggiore ed evidente freschezza sia cromatica con riflessi ancor più brillanti, sia al naso con una intensità più pronunciata e sia in bocca con una maggiore espansione dei sapori e una conseguente persistenza.


Come se il mare avesse regalato freschezza e sapidità al vino espandendo una ancor maggiore piacevolezza, scorrevolezza e quindi eleganza.


Lo stesso vino ma più in forma.


Quindi intanto, se metto ad affinare un vino pessimo, pescherò un vino altrettanto pessimo, se metto ad affinare un gran bel vino beh, tirerò su un gran bel vino ancor più apprezzabile.


Il BOLGHERI 2018 di Campo al Signore è un gran bel merlot in purezza anche affinato tradizionalmente!


Beh, poi ci sarebbero altre due domande spontanee, conseguenti e correlate che riguardano "sostenibilità" di tale pratica a livello "economico ed ecologico" e "marketing" legato al prezzo ovviamente più elevato rispetto al fratello "terrestre".


Stiamo parlando in questo momento di un vino "necessariamente" di nicchia, del BOLGHERI 2018 UNDER WATER WINES-UWW di Campo al Signore ne sono state prodotte solo 500 bottiglie.


In futuro chissà, il mercato poi farà le sue scelte e selezioni naturali e fisiologiche, lascia per un attimo parlare il cuore e immagina questa bottiglia con l'etichetta intaccata da conchiglie e resuidui di alghe secche sul tavolo e una calda voce che chiude la narrazione...


"Dopo un'ora circa di passeggiata, giungemmo all'estremità dell'isola. Nessuna dimora, nessun essere umano. Su quella vasta solitudine nessun segno di presenza umana. Un'immensa solitudine e silenzio circondava quest'isola galleggiante, dove il destino ci aveva portati per miracolo. Ma quale avvenire attendeva i naufraghi su questo nuovo lembo di terra alla deriva? Nessuno lo sapeva. E non appena terminammo la nostra esplorazione, il Nautilus si tuffò sotto le onde del Pacifico." J. Verne



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