Le Contrade dell'Etna 2024: un viaggio fra vini e forze ancestrali.

Ancestrale nel senso profondo, solenne e aulico di atavico, primordiale, non come parola presa a prestito nel mondo del vino per indicare una certa tipologia di vini spumanti.
L'Etna, con la sua maestosità e potenza, non è solo un simbolo della Sicilia, ma una vera e propria fucina degli dei. Un luogo dove la terra si fonde con il fuoco, creando qualcosa di unico e straordinario. Oggi, questa forza primordiale si riflette in una rinascita vitivinicola che sta suscitando grande entusiasmo ed euforia tra appassionati e professionisti del settore.
Immagina piccoli appezzamenti di vigne arrampicati come coraggiosi scalatori sui fianchi di un gigante dormiente. Questo gigante è l'Etna, il vulcano maestoso che domina la Sicilia orientale. Ed è proprio qui, tra le contrade di questo territorio magico, che si è svolto l'evento "Le Contrade dell'Etna" dall'11 al 13 maggio scorso quando madre natura ha deciso di regalarci la vetta innevata quasi a rimarcare il fatto che qui, e ovunque, decide lei, pudica o oscena, come mostrarsi e concedersi.
E ha deciso di farlo in tutta la sua innata generosità di madre accogliente e fertile. Abbondante.
Se ami il vino, questo evento è come un viaggio in un mondo incantato, dove ogni calice racconta una storia di fuoco e terra, cielo e vita. Le Contrade dell'Etna non è solo una manifestazione enologica, ma un vero e proprio rito di celebrazione del vino etneo, un'occasione per esplorare le sfumature uniche di un terroir forgiato dalla lava e baciato dal sole, nero come le sciare e luminoso come il cielo, scolpito dal fuoco e accarezzato dal vento.
Efesto brinda con Dioniso.

Il territorio dell'Etna è un incontro tra forze ancestrali: il fuoco e la terra che plasmano e rimodellano, distruggono e danno vita, rappresentando l'elemento terreno, umano, naturale; e il cielo, quale elemento divino, elevato. Questo dialogo tra cielo e terra si manifesta nel Le Contrade dell'Etna come un grande mosaico, dove ogni tessera rappresenta una contrada con caratteristiche uniche. Pensala come un'orchestra, dove ogni vigneto suona una nota diversa ma insieme creano una sinfonia perfetta.
E' un laboratorio a cielo aperto, dove la viticoltura sta vivendo un momento di grande fervore. Qui, ogni vigneto è un esperimento, ogni bottiglia un risultato di anni di studio e passione. I terreni vulcanici, con le loro ceneri e lapilli, creano un terroir unico che conferisce ai vini una complessità e una profondità inimitabili. È come se ogni vite, centenaria, piantata sulle pendici del vulcano, assorbisse la potenza e la saggezza della montagna.
Elemento straordinario della viticoltura etnea è la longevità delle viti. In molte zone dell'Etna, le viti sono ancora a piede franco, poiché la fillossera, il parassita devastante che ha colpito la maggior parte dei vigneti europei, qui non è mai arrivata. Questa peculiarità permette di avere viti centenarie che producono uve di qualità eccezionale, aggiungendo un ulteriore livello di profondità e complessità ai vini.

Aggiunta alla caratteristica intrinseca di questo luogo magico che è la possibilità di coltivare ad altitudini veramente importanti, anche ed oltre i 1.000 metri contribuisce a creare vini con un'acidità vibrante e una freschezza ineguagliabile, caratteristiche distintive che affascinano gli amanti del vino di tutto il mondo.
Durante l'evento, hai l'opportunità di incontrare i veri maghi del vino, i produttori che con passione e dedizione trasformano l'uva in poesia liquida. Ogni incontro è come sfogliare un libro antico, dove le storie di tradizione e innovazione si intrecciano. Scopri come l'arte della viticoltura si è evoluta, mescolando antiche pratiche con tecniche moderne, sempre rispettando il respiro del vulcano.
L'Etna era conosciuto nell'antichità come la fucina degli dei, dove Efesto, il dio del fuoco, forgiava armi e armature per gli dei dell'Olimpo. Oggi, questa fucina è rappresentata dai viticoltori dell'Etna, che con lo stesso spirito creativo e determinato, forgiano vini che sono vere e proprie opere d'arte. In questo contesto, la viticoltura etnea è un connubio di innovazione e tradizione. I produttori mescolano tecniche antiche con nuove metodologie, sempre rispettando il carattere indomito del vulcano.
Efesto brinda con Dioniso.
Le degustazioni a Le Contrade dell'Etna sono un viaggio sensoriale. Al contrario di quanto l'ordine enologico consiglia, ma che in certe zone particolarmente vocate del mondo invece accade, come in Borgogna, qui i bianchi e i rossi sfidano le aspettative e rovesciano le regole.
Assaporare un vino dell'Etna è come intraprendere un viaggio attraverso la storia e la natura.

I bianchi, a base di Carricante, sono potenti e vibranti, riflettendo la forza della terra e della lava. Il Carricante della zona di Milo, situata sul versante est dell'Etna, è celebre per la sua freschezza sferzante e la spiccata mineralità. Coltivato ad altitudini che possono superare i 900 metri, questo vino bianco presenta note di agrumi, fiori bianchi e un'elegante acidità che ne esalta la longevità. Le ceneri vulcaniche del suolo conferiscono al Carricante di Milo una complessità unica e un carattere distintivo, rendendolo uno dei vini bianchi più apprezzati dell'Etna.
I rossi, dominati dal Nerello Mascalese, incarnano invece l'eleganza e la freschezza del sole, del vento, del cielo. Ogni calice è una sinfonia di sapori, un'esplosione di note minerali, fruttate e speziate che raccontano la storia di un territorio in continua evoluzione. Nel mio libro "ONE: Oltre Ogni Nuova Emozione" incastono, ed elevo, il Nerello Mascalese nei "trasparenti" in compagnia di Nebbiolo, Sangiovese e Pinot Nero e pertanto lo adoro nella sua espressione più autentica, diretta e sincera senza sentori terziari invadenti di legni "francesi". Nelle sue espressioni più "pure" ed "incontaminate" raggiunge vette di assoluto interesse e piacevolezza raccontando un terroir magicamente ed ancestralmente unico.

C'è un'atmosfera di grande entusiasmo e euforia attorno ai vini dell'Etna. I produttori locali, ma anche gli appassionati e gli enologi di tutto il mondo, guardano a questa regione come a un nuovo Eldorado del vino. Le caratteristiche uniche dei vini etnei, con la loro mineralità, freschezza e complessità, stanno conquistando i palati più esigenti e le migliori guide enologiche. È una nuova era, dove l'Etna si afferma come una delle aree vitivinicole più interessanti e dinamiche del mondo.
Il futuro dei vini dell'Etna appare luminoso. L'entusiasmo e l'energia che pervadono la viticoltura etnea stanno attirando investimenti, talenti e attenzioni da tutto il mondo. L'Etna è diventato un faro della viticoltura, un punto di riferimento per chi cerca vini di alta qualità e carattere unico. È un luogo dove il fuoco della passione e la terra della tradizione si incontrano per creare qualcosa di straordinario.
In questo luogo magico e in continuo divenire, il fuoco e la terra si incontrano con il cielo, proprio come accade nella vita. Le Contrade dell'Etna è l'evento che celebra questo incontro, trasportandoti in un mondo dove ogni sorso di vino è una testimonianza di queste forze ancestrali che plasmano, distruggono e danno vita.
In conclusione, l'Etna non è solo un vulcano, ma una fucina degli dei dove si forgiano vini che rispecchiano la grandezza e la bellezza di questo territorio. È un laboratorio a cielo aperto, dove l'innovazione e la tradizione si fondono per creare vini che emozionano e ispirano.
Di nuovo e "ad libitum" Efesto e Dioniso brindano.
@Nasodvino festosamente e "goderecciamente" si unisce al brindisi... e Te?
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