La riscoperta dell'acqua calda.
Parlare di vino citando l'acqua non è il massimo, ma riporto soltanto una frase detta da un produttore presente a ViniVeri Assisi, che rende bene l'idea della filosofia che sta alla base dei vini naturali.
Fare il vino come veniva fatto una volta.
Senza togliere ne aggiungere niente sia in vigna che in fase di produzione.
Additittura in certi casi tornando alla pigiatura manuale con torchi o con i piedi, escludendo quindi anche ciò che è "elettrico", "elettronico", artificiale in qualche modo.
Il tutto per portare poi nei calici, quello che semplicemente, anzi, naturalmente, la terra, il clima, il terroir ci ha voluto donare.
La trasformazione dell'uva in vino è un processo naturale che va semplicemente accolto e accompagnato.
Non so se la location scelta è stata casuale, di certo un'evento del genere ad Assisi è stato veramente il top.
Chi se non meglio di San Francesco era in stretto contatto con la natura e predicava umiltà e semplicità?
Semplicità e umiltà che spesso fanno rima con qualità.
Dagli champagne francesi, passando ai grandi bianchi macerati sloveni ai profumi meravigliosi del friuli attraversando tutta la penisola fra rossi di ogni tipo fino alla scoperta, anzi alla nuova valorizzazione, di importanti vitigni autoctoni del sud per poi terminare, come una grande abbuffata, con i dolci vini di Pantelleria.
Ottimi vini, produttori disponibilissimi, suggestiva location, organizzazione impeccabile.
"In natura disponiamo di tutto,
operiamo fiduciosi
senza aggiungere e senza togliere,
in vigna così come in cantina,
per incontrare il teroir nel bicchiere."
Giampiero Bea
Presidente del Consorzio Vini Veri
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