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  • Writer's pictureNasoDVino

L'irrazionale Bonsai.

Updated: Apr 13, 2021

L'irrazionale Bonsai, "therefore, be crazy my friend" (perciò siate pazzi amici miei).

BenBevuti/e,

fare vino, ma più in particolare il vino stesso, è un puro e semplice procedimento chimico e quindi può essere disciplinato scientificamente e catalogato in regole e formule da seguire ed eseguire, oppure è arte, quindi qualcosa che ci viene offerto dalla natura e pertanto dobbiamo e possiamo solo intrerpretare e lasciare esprimere nella sua intrinseca essenza e matrice "divina"?


Scienza o arte? Razionalità o pazzia? Ordine o caos? Geometria o irregolarità? Testa o cuore? Sacro o profano?


Il vino di Podere Le Ripi sembra mettere tutti d'accordo, non certo perchè manca di carattere, tutt'altro, proprio perchè dimostra con l'esuberante e ben distinguibile personalità che l'armonia universale non è un'eterna dicotomia, nè tanto meno un'alternanza, ma piuttosto una somma.


Anche la matematica, la più logica delle scienze (almeno sulla carta) sottolinea ed evidenzia questa apparente incongruità certificando l'esistenza dei numeri irrazionali (come può un numero esserlo?), ovvero quei numeri infiniti a cui possiamo solo tendere ma mai raggiungere. Come la perfezione?


Il più famoso di tutti è quello di Fibonacci 1,6180339887.....


E lo è semplicemente perchè è il numero su cui si regge il mondo, il numero del rapporto aureo, della divina proporzione, della geometria sacra. Dal DNA all'universo.


Nel regno vegetale, la foglia cerca di occupare posizioni sempre migliori al fine di una maggior esposizione all’acqua, all’aria e al sole. Tale successione di foglie e rami ha una componente rotatoria che, andando verso l’alto, traccia attorno al fusto una forma elicoidale immaginaria. Partendo da una qualsiasi foglia, dopo vari giri attorno alla spirale si troverà sempre una nuova foglia allineata alla prima e, a seconda della specie, sarà la seconda, la terza, la quinta, l’ottava, etc. Lo stesso vale anche per gli acini del grappolo di uva.


La cantina del Podere Le Ripi è stata costruita per ricreare, conservando tale rapporto, la spirale aurea alla base dell'armonia universale, utilizzando solo mattoni e calce per non avere interferenze magnetiche e culminando in una stanza circolare a forma di Pantheon, (l'originale stesso fu costruito dai Romani con questo concetto divino) e con musica classica di sottofondo per armonizzare anche le vibrazioni acustiche.


Ecco come scienza ed arte si fondono insieme nella stessa identica e indivisibile unità. Ecco come non solo ne sono la somma ma sono un tutt'uno. Ecco come danno vita a questo miracolo divino che ritroviamo nel calice.


La suggestione di Podere Le Ripi, vero esempio di architettura sacra applicata ad una cantina, continua anche in vigna con un'originalità davvero unica.


La vigna "Bonsai" con la più alta densità di piante per ettaro al mondo. 62.500 piante per ettaro contro una media a Montalcino di 3000/4000. Nata da un'idea eretica (ogni idea veramente rivoluzionaria in principio viene considerata tale) del proprietario il Sig. Francesco Illy. Dopo aver parlato con un vecchio vigneron bourguignon il quale gli confessò che per fare del vino eccelso le viti devono avere almeno 35 anni per poter avere le radici veramente in profondità, decise che l'unico modo, anzichè aspettare tutti quegli anni, era di piantarle talmente vicine da costringerle naturalmente a sviluppare il proprio apparato radicale in profondità simili. Missione compiuta.


La bassa produzione, solo uno/due grappoli di uva per pianta è compensata dall'elevata qualità e dalla concentrazione di sostanze stesse nell'acino, che poi ritroviamo in bocca come intensità e complessità aromatica. Note floreali, ma soprattuto piccoli frutti di bosco, fragoline selvatiche e ciliegia e in sottofondo, ma ben percepibili e integrate nel bouquet, sfumature balsamiche di erbe della macchia mediterranea che rendono ogni sorso pieno e piacevole sorretto anche dalla buona freschezza e sapidità. Il tannino rustico tipico del Sangiovese è presente e si fa sentire ma è decisamente ben sostenuto dalla importante struttura del vino.


La qualità e l'imprinting che ogni vigna esprime, viene sapientemente trasferito nel calice su tutta linea che comprende due Brunelli, Cielo d'Ulisse e Lupi & Sirene di cui viene anche prodotta la riserva, un rosso di Montalcino Amore & magia e un igt a base Syrah Amore & follia.


Un'altra grande novità da seguire attentamente per le gradevoli e stupefacenti sorprese che potranno venir fuori è l'orange Canna Torta, trebbiano e malvasia macerate in anfora. Intrigantissimo. Da seguire.


"Il bonsai non è il risultato: quello verrà dopo. L’importante è il piacere di quello che si sta facendo adesso." (John Yoshio Naka)

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grazie a:


@podere le ripi

@Camilla Balbo

@Sebastian Nasello


con la partecipazione di:


@sara_winelover

@astrid_winelover


Fonti:


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