VINO è seduzione
- NasoDVino
- 16 ago 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Per le donne l'uomo che non beve è noioso
Il binomio vino e seduzione è molto sentito e importante per le donne, al punto che per il 30 per cento delle signore un uomo che non beva neppure un bicchiere si rivela già poco interessante, mentre per una donna su quattro una persona del genere è addirittura noioso. È uno dei dati che vengono fuori dalla ricerca presentata all’ultimo wine2wine di Verona, il forum sul business del vino, e condotta dall’università Luiss di Roma.
I risultati sono stati rivelati nel corso di un evento organizzato dall’associazione “Donne del vino“, che ha commissionato all’ateneo della Capitale un panel di 1200 interviste a donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Le risposte, come detto, puntano tutte nella direzione dell’importanza del vino come fattore di interesse e seduzione.
Se, come accennato, l’uomo che non beve vino viene percepito subito come poco interessante o completamente noioso, l’indagine svela anche altre tendenze delle signore. Innanzitutto, si conferma la solidità dello storico binomio vino e convivialità, tanto che un pasto senza vino viene sentito come una pausa di ‘rifornimento” veloce per il 34 per cento delle persone, che però aggiungono l’aggettivo triste o simile a una dieta nel 28 per cento dei casi. Molto più apprezzata, invece, la possibilità di bere un calice con il partner (48 per cento), con le amiche (17 per cento) o, perché no?, con l’amante (quasi una donna su tre si esprime in questa direzione).
Per le donne, il vino è anche un alimento, e difatti molte winelover rosa vorrebbero un maggior risalto sulle etichette delle bottiglie di informazioni e indicazioni su calorie del vino, quantità consigliate, pericolosità e anche proprietà nutrizionali. Inoltre, la maggioranza delle consumatrici intervistate esprime una preferenza per vini con minore gradazione alcolica, e molto alta (66 per cento) è anche la quota delle signore che confessano di preferire vini autoctoni e di territorio, nonché quella di quante vorrebbero partecipare a corsi di approfondimento, in percentuale superiore a quella degli uomini.
Secondo Gabriele Micozzi, ricercatore dell’università Luiss di Roma, quando compra il vino “la consumatrice-donna lo fa dopo una attenta analisi, che coniuga la propria storia personale con le informazioni. Compra una etichetta quando ne è convinta: dunque è una consumatrice fortemente responsabile”. Questa tendenza è confermata anche dai dati più generali sul rapporto tra donne e vino: più della metà dei wine blogger in America, infatti, sono donne, così come il 47 per cento di chi compra il vino online, mentre nel nostro Paese la percentuale scende al 39 per cento (che significa comunque che quasi un acquisto su quattro è effettuata da donne).
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