top of page

Cantina Graziano Prà: Tradizione e innovazione con un tocco di vite

Soave Prà
Soave Prà

BenBevuto/a,


Immagina di passeggiare tra le colline veronesi, i vigneti che si estendono a perdita d’occhio, il sole che bacia dolcemente le uve mature. È proprio qui che si trova la Cantina Graziano Prà, un luogo dove la tradizione incontra l'innovazione, e dove ogni bottiglia racconta una storia unica.


Graziano Prà è un vero artista del vino, un poeta della vigna che da decenni ci regala capolavori enologici. Ma oggi voglio parlarti di una scelta coraggiosa che ha fatto, una scelta che potrebbe sembrare controcorrente ma che nasconde una grande saggezza: l'uso del tappo a vite.


Il Tappo a Vite: Una Scelta Audace


Potresti pensare che il tappo a vite sia riservato solo ai vini di fascia bassa. Ma ti sbagli. Graziano Prà ha abbracciato questa soluzione con la stessa passione con cui cura le sue vigne. Il tappo a vite è come un guardiano silenzioso, che protegge il vino dal suo nemico numero uno: l’ossidazione. Immagina di sigillare un messaggio in una bottiglia, destinato a rimanere intatto per anni. Ecco, il tappo a vite garantisce che ogni sorso di Soave che assaggerai sarà esattamente come Graziano lo ha pensato.


Il Soave di Graziano Prà: Una Carezza per il Palato


Ora, parliamo del protagonista di questa storia: il Soave. Il Soave di Graziano Prà è come un dipinto impressionista in cui ogni sfumatura di gusto e aroma trova il suo posto perfetto. Un vino che racconta la terra da cui proviene, con quelle note minerali che sanno di pietra e sole, e quel tocco di frutta bianca e fiori che ti fa chiudere gli occhi e sorridere.


Ogni sorso è una passeggiata tra i filari, un tuffo nel passato e una promessa per il futuro. È come se il vino stesso ti prendesse per mano e ti portasse in un viaggio sensoriale attraverso le colline del Soave, facendoti sentire il calore del sole sulla pelle e il profumo della terra nelle narici.


Una Degustazione Rivelatrice


Ricordo ancora una degustazione illuminante in cui ho messo a confronto il Soave Otto 2012 con tappo a vite e con tappo tradizionale in sughero. La versione con tappo a vite brillava di freschezza, sia nel colore che nel naso e in bocca. Era vivace, con note evolutive che richiamavano il Riesling, regalando una complessità e una profondità affascinanti. Al contrario, la versione con tappo in sughero risultava più spenta, come una melodia che ha perso il suo ritmo, già in fase di declino. Questo confronto ha svelato chiaramente la capacità del tappo a vite di preservare l'integrità e la vitalità del vino, un vero e proprio custode della freschezza.


Innovazione e Rispetto per la Tradizione


Graziano Prà non è solo un innovatore, è un custode della tradizione. La sua scelta del tappo a vite è un atto di rispetto verso il vino e verso chi lo beve. Vuole che tu possa godere del suo Soave in tutta la sua purezza, senza interferenze. È come un maestro d'orchestra che dirige con maestria ogni nota, assicurandosi che la sinfonia sia perfetta.


Un Invito alla Scoperta


Se non hai ancora avuto il piacere di assaggiare il Soave di Graziano Prà, ti invito a farlo. Prendi una bottiglia, aprila e lasciati trasportare da quella magia che solo un grande vino può regalare. E quando sentirai il “click” del tappo a vite, ricordati che non è solo un suono, ma una promessa di qualità e passione.


Salute e #vadovetiportailnaso sempre!




Comments


bottom of page