La ballerina di Borgo Tollena.
Perchè ballerina si nasce o si diventa?
Semplicemente e umilmente quando non conosco, chiedo!
A volte non capire una cosa per ignoranza, perché mancano le basi e le conoscenze a riguardo è un vantaggio perché ti consente senza nessun filtro razionale di accettarla per come è. Di sentirla a livello profondo, di viverla nella sua essenza.
Insomma quando non sai dare risposta ai perché, ti apri e ti concedi al mondo delle sensazioni che inevitabilmente bussano alla porta delle emozioni.
E quando bussano che fai non vai ad aprire?
Piedi resi duri dal costante lavoro e contorti come profonde radici che giorno per giorno, incessantemente e resilientemente, in silenzio e all'oscuro, hanno scavato alla ricerca di acqua e nutrienti sapendo benissimo che non saranno mai alla ribalta, mai nemmeno notati o ammirati eppure sanno e sono coscienti di essere l'unico vero contatto con madre terra. Anche, e soprattutto, per aspirare al cielo, abbiamo bisogno di nutrimento ed energia.
Gambe tese, scolpite e slanciate. Marmoree eppur flessibili. Rocciose sebbene elastiche. Vento, pioggia e sole. Freddo e caldo. Tenaci nel tenere posizioni di equilibri immaginari e pronte a generare balzi e salti e piroette di eleganza sublime. Le forze della natura le hanno così scolpite e create, non a caso, non per puro e mero piacere edonistico, ma per sostenere, educare e concedere a busto e braccia entusiasmo, fervore e passione nella eterna ricerca verso gotici verticalismi.
Braccia esili, affusolate e lunghe fatte per abbracciare e abbracciarsi, tendersi verso il mondo, comunicare emozioni, accogliere, donare e ricevere. Talvolta invisibili raccolte lungo il corpo come a cercare calore e affetto durante una giornata sferzata dalla gelida tramontana invernale, introverse e chiuse. Altre invece, come baciate dal primo sole di primavera, eccitate ed estroverse, colorate e agitate, aperte ed euforiche, funamboliche e imprevedibili alla ricerca della luce, della vita, di una meta, di un premio, di una ricompensa.
Di bionde ciocche d'oro.
Succulenti grappoli di Vernaccia di San Gimignano, pronti a diventare vino.
A Borgo Tollena, il cuore pulsante, la vera essenza della Vernaccia di San Gimignano è questa.
Declinata nelle varie tipologie.
Lunario è la Vernaccia d'annata, la "bimba" alla sbarra che si esercita, osserva ed esegue, cerca la perfezione dei gesti, è piena di energie fresche, ha voglia di fare e di farsi notare anche se sa che la strada è ancora lunga, con il sorriso sulle labbra e tutta la sfrontatezza e leggerezza della gioventù sogna gli applausi dei palcoscenici più ambiti. Prendetela ed accettatela così come è, spontanea, pulita, fresca. Vibrante di giovinezza, sincera e immediata. Piacevole come una primavera. Profuma di primavera. Fragrante, croccante e succulenta come una mela appena colta dall'albero non ancora matura.
E se accettate un umile consiglio, si, questo è un consiglio da amico non un abbinamento da spocchioso sommelier, un carciofino fritto e un sorso di Lunario, un sorso di Lunario e un carciofino fritto, un altro carciofino fritto e altro sorso di Lunario... insomma andate avanti cosi, come direbbe un mio vecchio forse antenato Publio Ovidio Nasone; ad libitum!
La prima ballerina invece è proprio lei: Tollena
La vernaccia di San Gimignano ottenuta da una selezione delle uve migliori nel vigneto migliore.
Mettiti comodo seduto e goditi lo spettacolo. Stappala.
Musica d'introduzione, morbida e sfumata, arriva lei in punta di piedi. Elegante e soave, leggera. Non riesci quasi a sentirla, inizialmente quasi solo la vedi, ma il cuore inizia a batterti perché capisci subito che stai per assistere ad uno spettacolo meraviglioso. Unico. E' un'escalation graduale e incessante di ritmo, movimenti, profumi e sapori. La mela è diventata matura, dolce e morbida. Lenta. E poi all'improvviso "pliè", "jetè" et "grand jetè". Mimosa e tarassaco, erba fresca appena tagliata e yerba buena, zafferano, mandorle. Veloce ed elegante. Il ritmo incalza, aumenta, esplode.
Tutti in piedi, standing ovation. Bis! Bis! Bis!
Sempre da amico, cannelloni al forno ripieni di ricotta e spinaci con besciamella allo zafferano e scaglie di mandorle sopra.
E adesso cosa vuoi più di una prima ballerina?
La solista! La solista a Borgo Tollena è Signorina Vittoria. La riserva.
Così come non si può paragonare le divine Anna Pavlova e Maya Plisetskaya, la “pasionaria” Alicia Alonso, la regale Margot Fonteyn e la romantica Carla Fracci così ogni annata ha le sue caratteristiche, il suo stile, il suo modo di esprimersi e di regalare emozioni.
Democraticamente e "senzadubbiamente" vi parlerò della mia preferita la "indomita" 2011.
Spudorata e sfrenata, oscenamente esplicita. Si mostra subito nella sua intimità senza paura alcuna di risultare esagerata. E' esuberante. Piacevolmente esuberante. Focosa, cerca subito un contatto sensoriale intimo e privato. Te e Lei. Se hai bisogno di approcci timidi e lenti, beh di sicuro ti intimorisce, ma se invece ti lasci sedurre il paradiso può attendere.
Selvaggia e ribelle gli anni passati l'hanno resa ancor più consapevole e intrepida, impavida, ma non è mai irruenta o invadente, la sua forza è nella sua eleganza e la sua eleganza è nella sua forza.
Ti seduce delicatamente con miele e spezie dolci, ti stuzzica poi con intriganti note tostate e pietra focaia per poi conquistarti lussuriosamente e irreversibilmente con sensazioni di salmastro, di mare, di alghe, di scoglio. E' inesauribile nel concedersi totalmente in bocca alternando sensazioni calde e piene a freschezza e sapidità.
Da amico, è il momento di un' esperienza forte, con un riccio fresco appena pescato, così senza niente.
Da sommelier, dopo una bella giornata al mare con la pelle ancora calda dal sole i capelli spettinati e gli occhi e il cuore aperti verso il tramonto, con un bel piatto di linguine al riccio trova il suo piacere definitivo e assoluto.
E allora...
"...balla balla ballerina,
tutta la notte e la mattina,
non fermarti..." L. Dalla
Dedicata a Barbara, la bolognese di Borgo Tollena!
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Bravo Michele! Vai forte... continua così e credici sempre...
Lisa
Complimenti...i tuoi articoli sempre interessanti e coinvolgenti....non resta che assaporare questi vini 🤗
Complimenti Michele riesci sempre a stupire con i tuoi articoli così raffinati , intriganti , passionali … il vino e i lettori ringraziano 😉🔝 non rimane altro che gustarla accompagnata da una buona fritturina in una calda sera d’estate … in punta di piedi 😜👏👏
Che metafora ragazzo 😍 mi hai fatto venir voglia di ballare con il calice in mano!!! Ottima descrizione, sicuramente, e visto che sono un po' indietro con la Vernaccia, proverò i vini di questa Cantina. Grazie!!!!
Da ex ballerina non posso che apprezzare la metafora ed essere incuriosita da questi vini! Grazie