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Sangiovese puroSANGUE.

Sangiovese puroSANGUE.

28 novembre 2019


Sorrideva.


Per la prima volta dopo mesi si era svegliato di buonumore. Si sentiva sereno e forte come non gli succedeva da tempo ormai.

Mentre si preparava il caffè con la sua moka ormai annerita da anni di uso indiscriminato e milioni di caffè fatti, pensava che forse era così che si doveva sentire uno quando il suo periodo nero era ormai alle spalle e una nuova vita stava finalmente iniziando.


Con un sorriso.


Tutto inizia sempre con un bel sorriso. Pensò.

Non sapeva perché, ma stava sorridendo finalmente al nuovo giorno.

All’inizio di una nuova vita.


O almeno così sperava che fosse.


Il gorgoglìo del caffè richiamò la sua attenzione mentre stava accendendo il pc per leggere l’email e vedere se sulla pagina facebook qualcuno aveva messo un like o qualche commento ai vari post.


“Ah, bene, ci vuole proprio un bel caffè bollente per iniziare a connettere.” Pensò mentre sorseggiandolo continuava a sorridere, “forse i neuroni hanno bisogno di caffeina per essere messi in moto. Ecco, anche la prima cazzata della giornata l’ho detta! Però, funziona davvero il caffè. Ahahaha”


Il suo colloquio interiore quella mattina era veramente come un dialogo fra Stanlio e Onlio e un motivo comunque c’era, a cui non dava rilevanza, ma c’era. Era il giorno del suo compleanno. Del suo 47 esimo compleanno.


Aprì la posta elettronica.


Qualcosa finì direttamente nel cestino e:

“O questa cosa è? Una email dell’AVIS? Fammi un po’ vedere”

Ciao Michele,

Ti ringraziamo per aver effettuato un gesto così importante per tutta la comunità.

Insieme al Centro Regionale Sangue, lavoriamo insieme per fornirti maggiori informazioni sull’esito delle tue donazioni.

Presto potrai consultare online… (omissis)

Nel frattempo, ci fa piacere poterti comunicare che la tua donazione del 04 novembre 2019 è stata già utilizzata!

Un caro saluto,

Il presidente


Bella.


Aveva già fatto molte donazioni, ma questa era a prima volta che la riceveva, non se l’aspettava proprio e il timido sorriso della mattina era scoppiato in una fragorosa risata a bocca aperta.


“Secondo me chi ha ricevuto quel sangue deve aver iniziato a ridere senza motivo come un pazzo e i medici devono essere rimasti increduli e allibiti.” Continuò nel suo colloquio privato.


Il giorno prima della donazione era stato a Sangiovese Purosangue a Siena e aveva degustato senza ritegno Brunello, Chianti, Nobile, Morellino e chi più ne ha più ne metta, ma sempre e solo rigorosamente Sangiovese in purezza.


Insomma, non gli avevano fatto un prelievo di sangue, ma un travaso di vino!

L’associazione sangue/sangiovese gli accese qualcosa dentro.


Quei neuroni ormai lubrificati dalla caffeina iniziarono a creare sinapsi alla velocità della luce e nella testa iniziarono a frullare come in un vortice, idee e pensieri che gli precipitavano come macigni nello stomaco e risalivano, lentamente ma inesorabilmente, come densa lava bollente da un vulcano sotto forma di emozioni e sensazioni.


Il sorriso aveva lasciato ormai il posto ad un’espressione introspettiva e intensa. Il cuore pompava pesante e potente, tanto che poteva sentirlo rimbombare dentro al petto.


“Il sangiovese è il sangue. Il sangue è il Sangiovese” disse a voce alta, anche se solo le pareti poterono udirlo.


Non era certo il primo a fare un paragone fra vino rosso e sangue, ma lui era andato molto oltre, non un semplice vino rosso, ma un Sangiovese e aveva ben in mente anche quale.

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Fonti:


Grazie a:

@enoclubsiena


Con la partecipazione di:

@sommelier_on_a_mission

@hipster_wine



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