Young to Young 2025 al Vinitaly.
- NasoDVino
- 8 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Young to Young 2025: Tre donne, tre vini, un racconto di passione e tradizione.

BenBevuto/a! 🍷
Quest’anno, all’evento Young to Young 2025 al 57° Vinitaly, il vino non è stato solo un prodotto da degustare, ma una vera e propria narrazione, raccontata dalle voci di tre giovani donne, con il loro talento, la loro passione e la loro visione. Il vino al femminile, che sa essere forte, sensuale, magnetico, come solo una donna che ama il proprio lavoro può essere. In queste bottiglie c’è qualcosa di magico: una capacità di creare, di rigenerarsi, di evolversi, proprio come il territorio che le ha generate. Un viaggio che ti porto oggi, attraverso tre storie di impegno, tradizione e innovazione. Tre vini, tre vite che si intrecciano con la terra, come solo i grandi protagonisti del mondo del vino sanno fare.

Filippo Grasso – Randazzo (CT) con l’Etna Bianco Mari di Ripiddu 2023
"Quando Dioniso danza con Efesto sotto la lava"
C’è qualcosa di profondamente sensuale nel gesto di disubbidire. Un atto di ribellione che non solo sfida la tradizione, ma che, come un fuoco che arde sotto la superficie della terra, genera nuova vita. Mariarita e Filippo sono figli di una terra che pulsa di passione e coraggio. Il padre, uomo di radici forti, aveva deciso di trasferirsi al nord dell’Etna, lontano dal versante est dove il Carricante, "la luce di Milo" dava il meglio di sé. Non voleva che i suoi figli seguissero il suo cammino, ma loro, con la forza della giovinezza e il desiderio di continuare a vivere quella tradizione, hanno deciso di sfidarlo. Hanno preso con sé il Carricante, simbolo di una terra che rigenera se stessa, e l’hanno portato nel nord, dove non esisteva, facendo rinascere un legame profondo con le vecchie vigne. Un atto di disubbidienza che ha dato vita a qualcosa di straordinariamente bello e puro.
Il Mari di Ripiddu 2023 è il risultato di questa sfida appassionata. Quando lo versi nel bicchiere, il suo profumo ti avvolge come un bacio rubato, con note fresche di agrumi che si mescolano a fiori bianchi delicati, quasi a farti sentire il vento dell'Etna che ti sfiora la pelle. Ma è al palato che il vino ti seduce davvero: la sua freschezza ti accarezza con una sapidità che ti pervade il corpo, una mineralità che ti ricorda la forza e la purezza del vulcano. Ogni sorso è un viaggio sensoriale che lascia una lunga scia, come una carezza che persiste sulla pelle, facendo desiderare di assaporarlo ancora, e ancora.

Cesarini Sartori – Gualdo Cattaneo (PG) con il Rossobastardo 2022
"Un rosso che non chiede permesso"
Il Rossobastardo 2022 è una dichiarazione di ribellione e sensualità. Non si piega a convenzioni, non ha paura di mostrarsi per quello che è: un vino che gioca con le sue contraddizioni e con la sua complessità, come un’anima che sfida i limiti e si lascia andare alla passione. La storia della cantina Cesarini Sartori è quella di chi ha voluto andare oltre, di chi ha voluto rompere con le rigidità del passato per dare spazio all’innovazione e alla libertà. Un’architettura moderna che si fonde con un’interpretazione anarchica del vino, capace di rispettare la tradizione senza farsi soffocare da essa. L’uso minimo di chimica e solfiti è solo una parte di questa rivoluzione sensuale: ogni bottiglia di Rossobastardo è un atto di libertà.
Il blend di Sangiovese (60%), Sagrantino passito, Merlot e Cabernet si fonde insieme in un'esperienza sensoriale che ti cattura e ti seduce. Il naso è un’esplosione di frutti neri maturi, prugne e more, che ti avvolgono con il loro calore, intrecciandosi a note di spezie dolci e tabacco, come un respiro profondo che accarezza la pelle. Al palato, il vino è morbido, avvolgente, eppure potente. La struttura complessa si fa sentire, ma la bevibilità rimane sorprendente, una danza perfetta tra il corpo e la leggerezza. Il Sagrantino passito, che per anni è stato scelto dalla corte papale come vino da messa, aggiunge un tocco di mistero, una profondità che ti avvolge come un segreto non svelato. Ogni sorso è un invito a vivere senza paura, a esplorare le sensazioni più intense, a farsi travolgere dalla sua bellezza ribelle.

Le Tregole – Castellina in Chianti (SI) con il Chianti Classico 2023
"L'acchiantivante chiantigiano"
C’è qualcosa di irresistibile nel Chianti Classico 2023 delle Tregole. È come un amore che ti colpisce all’improvviso, senza preavviso, travolgendoti con la sua eleganza. Una giovane donna che ha scelto di seguire la sua passione, senza farsi distrarre dai sogni di gioventù. Un destino che, come il vino che produce, è stato scelto dalla terra stessa. La figlia della famiglia, che un tempo aveva sogni diversi, è stata irresistibilmente attratta dalla bellezza di queste colline, da un amore incondizionato per il Sangiovese, per il Chianti Classico. E come ogni grande storia d'amore, la sua passione per questa terra è cresciuta lentamente, conquistando il cuore della famiglia e portando alla creazione di un vino che parla d’amore eterno.
Il Chianti Classico 2023 si rivela al naso come un amore che si svela piano: note di iris, giaggiolo e viola ti avvolgono, seducendo i sensi con la delicatezza dei fiori che sbocciano nei giardini segreti. Al palato è un abbraccio morbido, ma con una forza sottile. Il Sangiovese, nelle sue forme più pure, si fa spazio tra i tuoi pensieri, con tannini morbidi che si intrecciano a una freschezza che ti fa vibrare. Il finale è pulito e preciso, come una promessa che ti rimane impressa nel cuore, facendoti desiderare di assaporarlo ancora, e ancora. Un vino che sa come sedurre, che sa come restare.
Ogni bottiglia che ho avuto il privilegio di assaporare a Young to Young 2025 racconta una storia di passione, di sacrificio e di sogni che si realizzano. Il vino non è solo una bevanda, ma un racconto che si fa carne, che parla della terra, delle persone e del tempo che si fonde con ogni sorso. Quest’anno, il vino al femminile ha conquistato la scena con una forza magnetica, con la sua sensualità e con la sua capacità di rigenerarsi, proprio come i territori che lo ospitano.
E tu, quale storia ti ha colpito di più? La passione vulcanica dell’Etna, l’eleganza del Chianti Classico o la ribellione creativa del Rossobastardo?
Ti aspetto per continuare a scoprire il mondo del vino, sempre con il bicchiere in mano.

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